Mmm, le pizzelle abruzzesi! O ferratelle, o neole… Però assomigliano anche alle gaufre del Belgio e ai waffle degli Stati Uniti. Questo dolce, comunque lo si chiami, sembra fatto apposta per piacere ai bambini, dal primo momento in cui ci si mette a farlo.
Innanzitutto, dovete procurarvi il ferro (“lu ferre”), che un tempo veniva portato in dote dalla sposa (e nelle famiglie nobili aveva inciso lo stemma del casato), ma che oggi non è facile trovare di buona qualità, come mi racconta la mia amica abruzzese Rosaria; ce ne sono di tante forme e dimensioni, magari li trovate in qualche negozio di casalinghi che ha ancora vecchie cose.
Potete quindi dare il via alla preparazione. Ecco gli ingredienti:
- 4 uova intere
- 8 cucchiai di olio evo
- 8 cucchiai di zucchero
- farina 00 q.b.
- 1 limone bio
- un pizzico di vaniglia
- marmellata o crema di nocciole per accompagnare.
- In una terrina sbattete le uova intere con lo zucchero. Usate una frusta a mano perché la frusta elettrica gonfierebbe troppo l’impasto che, una volta cotto, risulterebbe meno morbido.
- Versate l’olio e mescolate.
- Grattugiate la buccia del limone.
- Aggiungete un cucchiaio alla volta di farina mentre continuate a mescolare l’impasto, finché non raggiunge una consistenza cremosa piuttosto densa.
- Questo sarebbe il momento di aggiungere un mezzo bicchierino di liquore, ma per i bambini sostituitelo con una punta di vaniglia.
- Dopo averlo unto all’interno, fate scaldare ben bene sul fornello il ferro: il momento ideale per iniziare la cottura dell’impasto è quando dall’interno del ferro fuoriesce un pochino di fumo.
- Prendete una quantità pari a mezzo mestolo e versatela al centro della piastra; schiacciate con i manici le due piastre per 2 o 3 secondi e girate quindi subito il ferro appoggiandolo sul fuoco dalla parte opposta. Aspettate circa 15 secondi e quindi aprite e togliete dalla piastra le pizzelle.
- Farcite con marmellata o crema di nocciole, mettendo una seconda cialda come coperchio.
- Impilate le pizzelle una sull’altra in modo che mantengano un po’ di umidità e di morbidezza.
E ora mangiatele con i vostri nipoti. Sono buone, buone, buone!!!
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